Sport a Lot è un progetto nato per condividere una delle mie grandi passioni, quella per sport.
Lo sport in generale: dalle gesta dei fenomeni alle figuracce che hanno fatto storia
Incredibile gesto tecnico, prodezza, magia... Chiamiamola in qualsiasi modo ma questo gol di Wayne Rooney mette in mostra tutte le doti di questo giocatore.
Un cross dal limite dell'area e l'attaccante inglese trova il timing sulla palla per colpire di collo pieno e segnare una delle reti più spettacolari per difficoltà e imprevedibilità.
L'allenatore del Manchester Uniterd Sir Alex Fergusson commenterà la rete dicendo che questa è la più bella mai segnata all' Old Trafford (NdR lo stadio del Manchester United).
Image via WikipediaFormula 1 - Anno 1984, Gran Premio di Dallas
Il soprannome il "Leone", Nigel Mansell lo conquista al Gran Premio di Dallas nel 1984 dove conquista la Pole e rimane in testa per 35 giri con la non brillantissima Lotus, che grazie al motore Renault riesce ad ottenere performance ottime in qualifica dove può utilizzare tutti i cavalli di cui dispone.
Il gran premio da trionfo si trasforma in dramma quando l'inglese comincia ad accusare problemi al cambio e perde costantemente posizioni. La tragedia si conclude all'ultimo giro quando viene lasciato a piedi a pochi metri dal traguardo.
Mansell, nonostante i 38° della giornata e le 2 ore di gara alle spalle, scende dalla vettura e comincia a spingerla per conquistare punti iridati, importantissimi per le sorti della sua scuderia... Cadrà stremato collassando sull'asfalto bollente ma si classificherà sesto, doppiato di 3 giri ma con un punto mondiale conquistato.
Durante l'edizione del 1995 degli Australian Open, l'allora numero 1 del mondo Pete Sampras vede il suo coach Tim Gullikson collassare durante il torneo, e abbandonare il torneo per fare ritorno negli USA, gli sarà diagnosticato un tumore al cervello incurabile.
Nel match successivo, che lo vede fronteggiare il connazionale Jim Courier, è visibilmente turbato e a tratti sembra non poter continuare il match, il suo amico-rivale è anche disposto a posticipare l'incontro per consentire a Pistol Pete di riprendersi ma l'americano vuole comunque onorare il torneo e quel match, quasi a voler fare un regalo al suo allenatore e sfodera lampi del suo talento con Ace, dritti e colpi al volo vincenti.
Un incredulo Courier si vedrà sommerso dal suo immenso talento e sarà sconfitto dal numero 1 del mondo che arriverà fino in finale dove troverà un troppo ispirato Agassi, impossibile da battere per un Sampras non al 100%.
Un campione di razza è il caraibico Tim Duncan, capace di vincere il titolo con i San Antonio Spurs e di essere l'MVP della lega, è considerato all'unanimità una delle ali grandi più forti nella storia del gioco; capace, nelle sue stagioni migliori, di avere 25 punti, 12 rimbalzi e 2,5 stoppate di media a partita.
Temibilissimo sotto canestro, sia in difesa che in attacco, ha il suo tallone d'achille nei tiri liberi e, come la maggior parte dei lunghi, nei tiri dalla lunga distanza.
La classe del campione la dimostra una volta di più all'ultimo secondo di gara 1 con i Phoenix Suns, sotto di 3 punti a pochi secondi dallo scadere San Antonio deve cercare ad ogni costo un tiro da 3 punti. Duncan si defila e viene lasciato libero vista la sua scarsa pericolosità da quella posizione. Quell'anno infatti, durante la stagione regolare aveva tentato solamente 4 tiri da 3 punti con altrettanti errori...
Questa volta va in modo decisamente differente e, nonostante la palla abbia un peso chiaramente diverso, riesce a stupire tutti e a trovare il fondo della retina.
Per la cronaca San Antonio vincerà ai supplementari 117-115 con Duncan autore di 40 punti e 15 rimbalzi.
La partita non tradisce le attese, le tensione è palpabile vista la grande rivalità che c'è tra gli azzurri ed i cugini transalpini. Al gol di Zidane su rigore al settimo minuto (tirato a cucchiaio prendendo un rischio clamoroso) risponde Materazzi su azione da calcio d'angolo.
Sono proprio questi 2 giocatori a creare un duello nel duello, la partita non accenna a rompere il nuovo equilibrio che si è creato e, nonostante un finale di primo tempo con gol sfiorati da parte dell'italia ed un secondo con una Francia arrembante, si arriva ai supplementari dove accade il fattaccio che vede protagonisti gli autori dei gol segnati: Materazzi viene atterrato da Zidane che lo colpisce con una violenta testata (il francese confiderà di essere stato duramente provocato verbalmente dal difensore), la squalifica di Zidane coincede con la fine della sua carriera calcistica (si sarebbe ritirato comunque alla fine dei campionati mondiali).
La Francia perde il suo capitano e probabilmente la testa, l'italia è perfetta ai rigori che vengono segnati in successione da Pirlo, Materazzi, De Rossi e Del Piero. La rete decisiva viene segnata dal giocatore che nei precedenti turni aveva più volte salvato la nazionale: Fabio Grosso.
In un tripudio totale l'Italia inizierà la sua lunga festa.
La stagione 1995 è un anno di transizione per la Scuderia Ferrari, il contratto siglato con l'allora 2 volte campione del mondo Michael Schumacher è cosa fatta e una nuova stava per cominciare.
Al Gran Premio di casa c'è però una reazione del team di Maranello che si ritrova a 20 giri dal termine le 2 vetture a guidare la classifica: Jean Alesi è in testa, seguito da Gerhard Berger.
Al 32° giro, in modo del tutto sorprendente, la vettura di Berger diviene inguidabile arrivando a ruote bloccate alla Ascari, solo guardando attentamente il replay è possibile notare come qualcosa si stacchi dalla vettura di Alesì e vada a colpire la sospensione dell'altra Ferrari che si frantumerà sul colpo costringendo il povero pilota austriaco ad un'uscita prematura.
Per la cronaca neppure Alesi riuscirà a terminare la gara trasformando la potenziale doppietta in una disfatta.
L'evento accaduto durante quel quarto di finale del torneo di Amburgo ha cambiato per sempre il tennis ed in particolare la vita e la carriera dell'allora numero 1 del mondo Monica Seles.
La tennista jugoslava naturalizzata americana aveva solo diciannove anni ed era stata capace di vincere già 8 titoli del Grand Slam, il dominio nel tennis femminile che apparteneva a Steffi Graf iniziava a vacillare sotto i colpi violenti di Monica.
La Seles era una tennista dallo stile inconfondibile con dritto e rovescio giocati a due mani, colpendo la palla con grande anticipo e rubando campo e tempo alle sue avversarie che venivano letteralmente dominate negli scambi da fondo, la campionessa mancina proveniva dalla stessa scuola che aveva sfornato Andre Agassi ed il loro tennis corri e tira faceva impazzire i fan di tutto il mondo...
Ed è proprio a causa di un tifoso ossessionato dalla Graf che la Seles vide infrangere i suoi sogni di diventare la campionessa più vincente nella storia del tennis femminile. L'obiettivo di questo pazzo individuo, Gunther Parche all'anagrafe, era proprio quello di vedere la sua beniamina tornare in vetta al ranking.
Il suo obiettivo fu totalmente raggiunto con la Seles traumatizzata più a livello psicologico che fisicamente che si ritirerà per oltre 2 anni e la Graf a fare il pieno di titoli del Grand Slam.
Durante la sua assenza tutte le sue colleghe, ad eccezione di Gabriela Sabatini, si opposero alla richiesta di congelare la classifica di Monica al numero 1 fino al suo ritorno che avvenne nel 1995 dove le fu attribuito il numero 1bis dietro la Graf. La tennista fu ancora capace di vincere tornei importanti ma fu solamente 1 il torneo dello Slam che riuscì nuovamente a vincere: gli Australian Open del 1996. La sua storia era però stata inevitabilmente cambiata.
Image via WikipediaCalcio - Anno 2011, Manchester United Vs Manchester City
